Pace: il suo nome è stato pronunciato più e più volte durante la Marcia per la Pace che si è tenuta a Susa domenica 19 maggio con la partecipazione di diverse comunità religiose e dei cittadini.
di Redazione.
Pace: agli uomini (donne) di buona volontà. Una Pace ricercata, voluta, costruita con lo sforzo di ciascuno, per il bene delle comunità, dei paesi, del mondo. Un appello accorato si è levato dalla Marcia per la Pace di domenica scorsa, in Susa, organizzata dall’Azione Cattolica della Diocesi di Susa, con il patrocinio del Comune, cui hanno aderito Chiese e Comunità spirituali: Chiesa Cattolica Diocesana, Chiesa Battista, Chiesa Evangelica, Chiesa Ortodossa, Comunità Buddista, Comunità Ebraica, Comunità Musulmana, Comunità Induista.
La manifestazione è iniziata in piazza della Repubblica, con l’intervento iniziale di Nicolas Marzolino, presidente sezionale e consigliere nazionale Ass. Naz. Vittime civili della guerra. Il giovane Nicola all’età di 16 anni ha perso la vista, e subito l’amputazione di una mano, proprio a causa di un involontario incontro con un ordigno inesploso della II guerra mondiale nei pressi di Novalesa. Come lui stesso ricorda: “Sono una vittima civile di guerra. Quando provi sulla tua pelle gli effetti della guerra non puoi che lottare per un mondo di pace“.
Si è quindi formato un corteo che ha attraversato la città di Susa facendo tappa di fronte alle Chiese delle diverse comunità. Ogni tappa è stata l’occasione, per ciascun rappresentante delle comunità religiose, di esprimere pensieri e riflessioni sulla Pace, attraverso una testimonianza delle Sacre Scritture appartenenti alle rispettive comunità. La prima tappa è stata la Chiesa Evangelica Valdese con un intervento del Pastore; poi il corteo si è fermato in piazza del Sole per un intervento del rappresentante della comunità Musulmana.
Le tappe hanno offerto l’occasione ai partecipanti di visitare le Chiese e i Templi delle singole comunità.
Successivamente sono state visitate la Chiesa Battista e la Chiesa Ortodossa.
Tappa successiva la piazza del Municipio dove il Sindaco, Piero Genovese, è intervenuto per un simbolico saluto e augurio per il raggiungimento della Pace. A seguire un saluto della rappresentante della comunità Induista. Presente nella manifestazione, lo sfidante candidato sindaco per la prossima competizione elettorale, Massimo Chianello.
Presenti anche rappresentanti di altre forze politiche, ma la manifestazione si è svolta, come richiesto dagli organizzatori, senza bandiere né slogan, proprio per rafforzare il concetto di Pace come momento di unità e condivisione, oltre le personali posizioni.
Un dialogo aperto, un momento di preghiera collettiva, per ricordare il dramma della guerra e le sofferenze che comporta. Argomento purtroppo sempre attuale, non solo per le guerre più mediaticamente in vista, come quella in Ucraina e nella striscia di Gaza, ma anche per gli oltre 50 conflitti che affliggono il pianeta.
Pace da costruire non solo con la preghiera, con un impulso spirituale, ma come superamento degli egoismi individuali, del modello della società dei consumi, del necessario dialogo tra le diverse comunità religiose, nel rispetto dei reciproci Credo, dei Testi Sacri di riferimento, delle proprie consuetudini e dei propri riti.
L’ultima tappa è stata la Chiesa di San Francesco; gli interventi sono stati conclusi con un accompagnamento musicale sulle note di “Imagine” di John Lennon, e i convenuti sono stati invitati a tenersi per mano, in silenzio, per un momento di riflessione e preghiera per la Pace.