Crediti Fiscali verità e menzogne: video intervista a Stefano Sylos Labini (19.06.23)

Dai tempi del governo Draghi i crediti fiscali, abbinati al Bonus 110%, sono stati messi sotto accusa e bloccati per la libera circolazione. Il governo Meloni prosegue su questa strada e i crediti vengono accusati di aumentare il debito pubblico. Ma è davvero così?

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Dai tempi del governo Draghi i crediti fiscali, abbinati al Bonus 110%, sono stati messi sotto accusa e bloccati per la libera circolazione. Il governo Meloni prosegue su questa strada e i crediti vengono accusati di aumentare il debito pubblico. Ma è davvero così?

di Davide Amerio – video intervista per Tgvallesusa.it (19.06.23)

Crediti Fiscali.

Non passa giorno che negli ambienti politici si accusano questi crediti, generati dalla iniziativa del Bonus 110%, proposto dal M5S, di essere la causa di buchi di bilancio, aumento del debito pubblico, frodi fiscali, e sostanziale fallimento dell’iniziativa.

Lecito domandarsi quanto ci sia di vero in queste accuse, considerando che i partiti politici italiani poco si curano della bontà delle iniziative, per quanto valide, se c’è la possibilità di criticare gli avversari politici, a costo di demolire sane leggi favorevoli allo sviluppo del paese.

I Crediti Fiscali, generati con i cantieri edilizi, avrebbero dovuto avere libera circolazione per essere riassorbiti, nel corso del tempo (anni) dallo Stato, portati allo “sconto” fiscale dalle aziende che li avevano acquisiti. Purtroppo l’utilizzo è stato dedicato esclusivamente alle banche, le quali hanno esaurito il bisogno di “crediti fiscali” in un lasso di tempo piuttosto breve.

Parlare di carico ulteriore sul debito pubblico, da parte dei Crediti Fiscali, è improprio, in quanto il credito maturato ha generato PIL attraverso le attività edili e collegate, e non vengono portati allo sconto tutti insieme, e nello stesso anno. Del PIL generato ha ovviamente beneficiato tutto il paese nel complesso.

Relazione con l’unione Europea.

La questione aperta, in verità, verte piuttosto sul fatto che i Crediti Fiscali sono paragonali ad una Moneta alternativa; questa non viola le regole UE, ma non piace ai burocrati dell’Unione Europea perché non consentirebbe di soggiogare, con il ricatto del debito, i paesi membri. Mentre è noto come in paesi come la Germania alcune banche, non dichiarate nel circuito di quelle nazionali, emettono una moneta locale che aiuta la loro economia.

Per avere chiarimenti sull’argomento ne abbiamo parlato con Stefano Sylos Labini (*), ricercatore dell’Enea, che è stato tra i promotori dei crediti fiscali in Italia, insieme a Marco Cattaneo e Luciano Gallino. Studioso e autore del recente libro “La battaglia della moneta fiscale” da diversi anni promuove l’idea che è possibile, grazie ai crediti, creare una “moneta” fiscale non a debito, compatibile con l’euro, e che consentirebbe di dare impulso all’economia italiana senza violare i parametri di Maastricht.

Perché allora tanta animosità nei confronti dei crediti? Dal governo Draghi a quello della Meloni (tramite Giorgetti titolare del MEF), i crediti fiscali sono stati messi sotto accusa, ne è stata impedita la libera circolazione, ed è stata colta l’occasione per incolpare il Bonus 110 di ogni truffa e nefandezza. Conseguentemente il settore dell’edilizia abitativa, che aveva ritrovato un impulso alla crescita, è stato messo in croce: con conseguenze nefaste per l’occupazione, e la chiusura di numerose imprese.

Certamente alcuni meccanismi di controllo non sono stati strutturati adeguatamente. Il caso più eclatante riguarda i Bonus Facciata per i quali le garanzie richieste erano minime e si sono verificati molti abusi. Non è stato dato un peso adeguato al reddito e al patrimonio dei richiedenti. Avrebbero dovuto essere favorite le famiglie proprietarie di abitazioni aventi scarsa efficienza energetica, piuttosto che ville e condomini ristrutturati già negli ultimi anni.

Ma, nel complesso, sorge spontanea la domanda: a chi conviene tenere l’Italia sempre e solo vincolata ai debiti vincolati con l’euro e promossi dal mercato finanziario?

Con questa intervista abbiamo cercato alcune risposte ai Crediti Fiscali. Buona  visione.

Si ringrazia Stefano Sylos Labini per la gentile disponibilità.

La Video intervista.

(*) Geologo, ricercatore presso l’Enea – Studioso di economia ambientale ed energia. Scrive su quotidiani nazionali e riviste economiche su innovazione, economia industriale, moneta e finanza. Collabora con la Repubblica, Sbilanciamoci.info e cura il sito syloslabini.info. E coautore con Giorgio Ruffolo del libro “Il film della crisi” .
Coautore del libro “Per una Moneta Fiscale gratuita: uscire dall’austerità senza spaccare l’euro“.